Il testamento John Grisham.

E son di nuovo qui! Mi ero ripromessa di non recensire questo libro “ Il testamento di John Grisham”, ma ho cambiato idea.

Ho impiegato dodici giorni per finirlo, non a causa del libro ma a causa mia, ho la tendenza a distrarmi soprattutto se sono stanca.

Credo che la mia mente vada a braccetto anche con un pizzico di iperattività, ho sempre sostenuto che la mia mente viaggia più veloce del mio corpo, ma credevo fossero i miei poteri da StronzaOmofoba (LOL).

Ecco torno al libro prima di dilungarmi in un farfugliamento tale che all’amica “Barbra” dovranno servire i “Trailer Teaser”. Per questa mia disamina.

Oddio sono emozionatissima è il primo libro che leggo di questo autore e di questo genere (Legal Thriller) e l’ho adorato: dalla prima all’ultima pagina.

Avevo fatto congetture sul finale sostituzioni di persone e false identità ma niente affascina di più che di un banalissimo finale con percentuali di realizzazioni del 70%.

È la storia di un vecchio uomo eccentrico e machiavellico e sulle sue disposizioni testamentarie, il romanzo di divide tra i protagonisti in maniera equa con una parte avventurosa e una parte legale strategicamente intrecciate nel racconto, un po’ come quelle serie TV americane dei primi anni duemila della Fox.

Cosa posso dire oltre al fatto che c’è tanto da leggere in queste 404 pagine.

Quindi se tu che stai leggendo questo articolo non hai mai letto un Legal Thriller, Il testamento di John Grisham sarebbe il propulsore per appassionarsi al genere.

Non voglio spoilerare nulla tanto da lasciare il brivido dell’ignoto a chi vorrà leggerlo.

Ora mi accingo a iniziare un libro dalla copertina indecente, che non so come farò per portarmelo in giro “Storie di ordinaria follia” di Charles Bukowski uno sporcaccione dei primi del novecento.

Passo e chiudo.

PS: se sparisco è perché: probabilmente mi sarò rintanata in convento (LOLL).

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Pubblicato da lastronzaomofoba

Diario Autobiografico, tra il ridicolo e il paradosso “LaStronzaOmofoba” racconta la sua vita. Tra attacchi di ira, sconforto e qualche bella notizia. L’utilizzo di questo Blog come se fosse un vero e proprio diario. Sperando di far sorridere, riflettere e emozionarvi. PS: Chiedo scusa per le parolacce, ma chi, in fin dei conti non scrive qualche parolaccia nel proprio diario?!

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